A Cagliari studenti e docenti disegnano la scuola del futuro

A Cagliari studenti e docenti disegnano la scuola del futuro

l ripensamento degli spazi educativi, le loro relazioni con l’ambiente circostante e con i territori di appartenenza per migliorare i processi di apprendimento.

Questo il tema centrale della sesta ILS Innovative Learning Spaces “Inside-out schools”, che dal 3 al 10 settembre si svolgerà per la prima volta a Cagliari, nella facoltà di Architettura, dopo le edizioni di Porto Conte e Pula.
L’iniziativa è organizzata dal Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura dell’Università di Cagliari (Dicaar) assieme al Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari e alla rete nazionale Prin ProSA – Prototipi di Scuole da Abitare (Iuav, UniCa, Polimi, Univpm, Uni Campania, Indire), con il contributo della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna.

La scuola, coordinata da Massimo Faiferri, docente del Dicaar, registra la partecipazione di 60 studenti (tra cui quindici provenienti dalla Chinese Culture University di Taipei), docenti e professionisti da tutto il mondo, a generare lo scambio e la condivisione di esperienze e percorsi formativi eterogenei e innescare un dibattito interdisciplinare e internazionale sulla scuola del futuro, per sviluppare idee e proposte progettuali in ottica di ripensamento degli spazi educativi e di rinnovamento dell’organizzazione didattica.

Nel panel di docenti, architetti di fama internazionale come il colombiano Giancarlo Mazzanti, i francesi Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal e il sudafricano Jo Noero. Ma anche Belinda Tato (Harvard University) e Beata Christine Weyland (Università di Bolzano), quest’ultima tra i massimi esperti nel rapporto tra pedagogia, architettura e design.

“Quest’anno la scuola lavorerà in collaborazione con la città metropolitana di Cagliari selezionando dei cluster urbani caratterizzati dalla presenza di più istituti scolastici all’interno dell’area metropolitana – spiega il responsabile scientifico Massimo Faiferri – L’idea di base è che le scuole possano e debbano costituire una straordinaria opportunità di ridisegno urbano coinvolgendo gli istituti e i loro spazi limitrofi, attraverso nuovi approcci progettuali”.

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